Ragazze perdute. Gli ultimi giorni di Katy Skerl di Max e Francesco Morini, Paesi Edizioni
I nomi di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori sono ben impressi nella mente di tutti noi. La loro scomparsa e il mistero che la avvolge continuano a inquietare ancora oggi a distanza di quarant’anni.
Meno nota invece è la vicenda di Katy Skerl, un’altra adolescente che nel 1984 incontra la morte alla periferia di Roma. I suoi ultimi giorni vengono ripercorsi nel libro dei fratelli Morini. Non si tratta solo di un caso di cronaca irrisolto per gli autori, infatti Francesco, che allora aveva diciassette anni, usciva con Katy e tra i due era nata una storia dolce e appassionata, come sanno esserlo tutti i primi amori. La notizia della morte della ragazza sconvolse il giovane e la notizia del 2022 del trafugamento della sua bara ha riaperto una ferita mai chiusa.
Ecco il punto di partenza del libro, che pur attraverso una versione romanzata, cerca di ricostruire quel che accadde in quei tumultuosi giorni degli anni Ottanta e le piste mai battute fino in fondo e che potrebbero intrecciarsi con quelle della scomparsa di Emanuela e Mirella.
Loschi affari e intrighi internazionali
La storia cattura il lettore che non riesce a capacitarsi di come in tanti anni non si sia riusciti a far luce su quell’efferato omicidio, tanto quanto sulla scomparsa delle altre ragazze. Chi o cosa impedisce di fare chiarezza? È tutto un rincorrersi di depistaggi, di testimoni poco attendibili o con smania di apparire, di intrighi internazionali, di personaggi loschi e affari ancora più loschi.
Gli autori con questo libro riportano l’attenzione sul caso, affrontandolo non come un freddo dossier investigativo ma come una raccolta di spunti e di emozioni. Katy appare viva nelle pagine, forte dei suoi ideali politici, del suo desiderio di libertà soffocato con lei in quel 21 gennaio 1984.
Sullo sfondo c’è Roma e, come sempre nei libri dei Morini, è uno sfondo “parlante”. Passeggiamo per le sue vie e osserviamo le sue chiese e i suoi monumenti ascoltandone attenti la storia. Storia che si interseca con quella dei due giovani che vivono i loro primi momenti di amore.
Ricordi di scuola
Anche le descrizioni dell’atmosfera del periodo sono accurate, sanno di realmente vissuto. Raccontano di una stagione in bilico tra il disimpegno politico e la voglia di cambiare il mondo, parlano delle lotte che perduravano tra destra e sinistra. Erano gli ultimi bagliori di una gioventù politicizzata ancora anagraficamente vicina al ’68 e al ’77. Ascoltiamo le canzoni che hanno fatto da colonna sonora di quegli anni. De Gregori, Guccini, Lolli con la loro musica hanno contribuito a trasmettere emozioni e impegno a più di una generazione.
Devo dire che quel mondo me lo ricordo bene, ho frequentato il liceo classico qualche anno prima del protagonista del libro, e ho trovato assolutamente veritiere le immagini delle manifestazioni, delle assemblee di istituto, delle discussioni tra diverse visioni della sinistra, dell’opposizione verbale alle mille pericolose sfaccettature, spesso violente, del pensiero di destra.
Un libro da leggere per osservare con occhi diversi una vicenda che rischia di essere dimenticata e per scoprire come dietro a ogni fatto di cronaca violenta ci siano delle persone con i loro drammi, i loro amori le loro gioie e tristezze che non si possono riassumere in un resoconto giudiziario. Ora tutti conosciamo Katy e vogliamo sapere il perché di quello che è successo.