L’esecutore
L’esecutore

L’esecutore

L’esecutore di Lars Kepler, Longanesi editore

L’esecutoreSecondo episodio delle indagini di Joona Linna, l’ispettore di Stoccolma di origini finlandesi. Il caso che dovrà affrontare si rivela particolarmente complesso e porterà ai vertici della politica rivelando grossi e poco chiari traffici di armi a livello internazionale. Si parte con due vittime: Carl Palmcrona e Viola Fernandez, per il primo si sospetta un suicidio, per la seconda invece è chiaro che si tratta di un omicidio. Cosa lega Palmcrona, direttore dell’Autorità per il controllo dei prodotti strategici, a Viola? Il segreto è racchiuso in una foto di cui è in possesso la sorella di Viola, Penelope, legata a gruppi pacifisti…

Nelle indagini Joona è affiancato dalla bella Saga Bauer, il commissario della Sapo, la polizia anti terrorismo che assomiglia a una fatina nordica.

Paganini non ripete

Gli autori questa volta ci portano nel bel mezzo di un traffico internazionale di armi condotto dallo spietato italiano Raphael Guidi, appassionato di violini e in odor di mafia. Il suo “contratto Paganini” lo lega indissolubilmente agli uomini che partecipano ai suoi loschi affari. Il patto è sancito, come nella miglior tradizione mafiosa, dal bacio della mano. Raphael può esaudire tutti i loro desideri finché gli restano fedeli, ma può concretizzarne gli incubi più spaventosi se lo tradiscono.

La vicenda si snoda lentamente e l’intreccio delle indagini è svelato poco per volta. Loona deve superare le inevitabili difficoltà, in verità non troppe, che riguardano i personaggi di alto livello coinvolti. Un aiuto insperato lo riceverà da Axel Riessen, il successore si Palmcrona, violinista mancato e integerrimo funzionario.

I colpi di scena e gli inseguimenti non mancano, dall’inizio alla fine. Seguiamo le corse a perdifiato di Penelope e del fidanzato per sfuggire allo spietato killer, e l’abbordaggio di Loona allo yacht del terribile Guidi.

Anche in quest’occasione Linna non smette di dimostrare al lettore la sua incredibile perspicacia che lo conduce sempre a scoprire il colpevole, le sue motivazioni e la sua metodologia.

Salvo alcuni rallentamenti, il libro scorre veloce, nonostante la sua mole, e la curiosità di sapere come sono legate tra loro le sorti delle vittime e di conoscere chi riuscirà a salvarsi rimane desta sino alla fine.

Soldi insanguinati

Interessante anche lo spunto di riflessione sul traffico internazionale di armi, spesso gestito da dubbi intermediari che lavorano ai margini o al di fuori della legalità. Il fantasioso esempio di triangolazioni per far arrivare armi a paesi che in teoria subirebbero l’embargo non pare poi così fantasioso e probabilmente rispecchia quel che avviene nella realtà.

Pensare a quanti soldi vengono sprecati ogni anno nel produrre e vendere armi con il benestare di governi e trafficanti fa rivoltare lo stomaco. Armi che portano solo morte e distruzione in paesi dove spesso le condizioni di vita sono già al limite della sopravvivenza. Perché, come già Orwell preconizzava, le guerre dei Grandi ormai si giocano ai confini degli Imperi…