La chiesa di S. Giovanni in Bragora a Venezia
In campo Bandiera e Moro, tra l’Arsenale e San Marco si trova la chiesa di San Giovanni Battista in Bragora. La costruzione originaria sembra risalga all’VIII secolo, su commissione di S. Magno Vescovo di Oderzo.
Subì svariati restauri nel IX e nel XII secolo, venne riedificata nel 1475 e subì le ultime modifiche nel ‘700. La facciata, in gotico veneziano, si presenta tripartita prospettando l’analoga divisione interna a tre navate.
Sopra la porta centrale, nella lunetta si scorgono i resti di un Battesimo di Cristo del ‘700.
All’interno si trovano, tra le altre, opere di Palma il giovane, Alvise Vivarini e Cima da Conegliano. La disposizione delle opere odierna non corrisponde tuttavia a quella originaria. Da notare la presenza del battistero con vasca ottagonale in marmo rosso di Verona. Nella cappella dedicata a San Giovanni Elemosinario, costruita nel 1481, riposa il corpo del santo già presente nella chiesa fin dal 1249.
Il campanile subì numerosi restauri e rifacimenti. Quello attuale a vela è del 1826.
Curiosità: l’etimologia del nome Bragora è incerta. Non si sa se derivi da termini dialettali riguardanti la pesca (bragolare), il mercato (bragola), o la fanghiglia (brago) oppure sia una derivazione greca da agorà, piazza. La versione del Boerio è la seguente:
“Bragola, chiamano i Veneziani la Parrocchia di San Giovanni in Bragora. Non è chiara l’origine di tale denominazione, volendo alcuni storici ch’essa derivi da Bragola, provincia donde sono state portate le reliquie del Precursore ivi deposte; altri dal verbo Bragolare, che ne’tempi antichi usavasi per Pescare; altri da Braida, Campo; altri finalmente dal Doge Brago o Giovanni Ipato, che ne fece fabbricare la Chiesa. Noi aggiungeremo la nostra opinione. Tra le voci barbariche de’bassi tempi troviamo Bragus o Bracus per Valle; Brago o Braco sono voci usate da Dante nel significato di Fango, poltiglia. Si può dunque credere che il terreno limaccioso in cui fu piantata la Chiesa di S. Gio. in Bragora abbia dato motivo a tale denominazione.”
Tenuto conto che la zona in cui sorge era anticamente chiamata Fossa Putrida, è probabile che l’ipotesi del terreno fangoso sia la più calzante.