Intervista a Serena Guerra
1 Come è iniziata la sua passione per la scrittura?
In realtà la passione per la lettura e la scrittura è nata con me. Fin da bambina mi hanno regalato libri, cominciando da quelli di quasi sole figure, ed io ne sono sempre stata affascinata, li sfogliavo daccapo e daccapo fino a consumarli. Già alle elementari, quando la mastra assegnava un tema, io ero tutta contenta perché avevo un’occasione per scrivere. Tra me, la carta e la penna, c’è sempre stato uno splendido rapporto.
2 Equitazione, arti marziali… quanto è importante l’attività sportiva per Serena Guerra?
Io credo che lo sport sia molto importante, ma da solo non basta. Se c’è dietro un impegno autentico, una reale volontà di riuscire, allora la sua valenza anche dal punto di vista sociale ed educativo è immensa. Purtroppo, secondo la mia modesta opinione, l’educazione che i ragazzi oggi ricevono in famiglia, spesso non li prepara allo sport ed alle difficoltà a cui questo potrebbe metterli di fronte. I bambini che vedo sono spesso troppo protetti, assistiti; si cerca di creare intorno a loro una barriera che li protegga dall’insuccesso e dalle difficoltà. Ma lo sport ti espone proprio a questo: per riuscire devi affrontare difficoltà, prendertene la responsabilità, superare gli insuccessi ed andare avanti, anche quando è più difficile farlo. Molti ragazzini, a causa di famiglie troppo protettive, quando si trovano ad affrontare lo sport non riescono ad incassare il colpo, sono emotivamente troppo fragili. È un problema difficile da superare se la sua risoluzione viene interamente delegata all’istruttore/allenatore. D’altro canto, non è neppure impossibile se i ragazzi si sentono veramente attratti dall’attività sportiva.
3 Cosa direbbe per avvicinare i giovani allo sport?
Che ne vale la pena. Qualunque sport essi scelgano di praticare, se sapranno accettare e superare la fatica e gli inevitabili momenti di frustrazione, se saranno disposti ad impegnarsi a fondo e seriamente, verranno ripagati immensamente più di quanto abbiano speso. Lo sport è un’occasione di crescita totale: fisica, morale e sociale. Lo sport prepara alla vita più della vita stessa.
4 La protagonista del suo libro si confronta con il dolore e intraprende un cammino di rinascita. Qual è il messaggio che intende offrire al lettore?
Che niente è vano, niente è mai perduto, e per chi va avanti con vera fiducia e vero impegno, grandi doni saranno sempre a disposizione.
5 C’è un autore che ritiene fonte di ispirazione per stile e contenuti?
Da grande lettrice ho amato molti autori. Tutti loro, di certo, hanno lasciato qualcosa in me, ma non uno più degli altri. Il mio libro, sia per stile che per contenuto, è strettamente personale.
Per informazioni sul libro: Rossini Editore