Di rosso e di luce di Valeria Corciolani, Rizzoli editore
Nuovo episodio per la detective per caso, o meglio per arte, Edna Silvera. Ritroviamo i personaggi diventati familiari nella prima avventura, con qualche new entry come l’ex allieva Lara Bonfiglio o il bel cardiochirurgo Giacomo Tagliabue. Anche questa volta è la sorte a decretare l’invischiamento di Edna in un nuovo mistero che scopriremo non essere totalmente disgiunto dal precedente… Eccoci dunque nella casa di un agiato collezionista con la nostra eroina che sbadatamente fa scattare l’allarme di una teca contenente una splendida e costosissima statuetta in giada. Solo che al posto della statua c’è un pupazzetto di plastica. Come sarà finito lì e soprattutto chi ha operato la sostituzione?
I sospetti non sono poi molti e si concentrano sugli abitanti della villa. Le indagini sono affidate, oltre che alla polizia, alla detective dell’assicurazione, Lara Bonfiglio, una giovane che ha avuto la fortuna, si fa per dire, di essere stata “torturata” da Edna durante gli studi universitari.
Edna e Lara iniziano una insolita collaborazione che, anche se sembra partita con il piede sbagliato, diventa via via sempre più proficua. Al loro fianco Leonardo il vicino informatico di Edna, il “brucaliffo” Ottavio, l’assessora Repetto, tutti pronti a dare un importante contributo. Senza dimenticare il gatto Cagliostro e le simpatiche pennute che zampettano al ritmo delle hit di qualche decennio fa.
E così tra un bicchiere conviviale e l’altro il mistero prima si aggroviglia e poi lentamente si dipana grazie alle magie del digitale e all’intuito umano.
Stile frizzante
La lettura del giallo è piacevole grazie anche alla sapiente ironia che ne colora le pagine. Tutti i personaggi sprizzano simpatia e allietano il lettore con battute argute, metafore divertenti e dialoghi frizzanti.
Anche in questo secondo episodio ritroviamo numerosi riferimenti culturali e artistici che lo rendono accattivante e pronto a soddisfare anche chi non si ferma alla pura trama ma è attento ai dettagli.
Ultima cena com gamberi
Riguardo alla particolarità del dipinto dell’ultima cena con gamberetti c’è da notare che non è così insolita. Una delle più famose si trova in Trentino, nella chiesa di Santo Stefano di Carisolo, in val Rendena. Senza cercare significati simbolici o esoterici, più prosaicamente la raffigurazione dei gamberi di fiume tipici di quella zona è una delle svariate attualizzazioni eseguite sovente dai pittori locali che dipingevano ciò che vedevano nel loro quotidiano.
Donne in cerca di libertà
Come già osservato nel primo episodio niente avventure al cardiopalma ma tanta cura nel raccontare e nel costruire uno stile e un intreccio gradevoli.
Interessante l’evoluzione di Lara che, grazie a Edna, acquisisce sicurezza e autostima e inaugura un nuovo stile di vita. In tutto il romanzo in realtà, con Lara ma anche con Sara Albina, fa capolino l’idea che la donna debba finalmente uscire dall’anonimato a cui spesso gli uomini la costringono e conquistare la piena libertà di pensiero e di azione.
Tra una boutade e l’altra, tra un ammiccamento a Dan Brown, un tributo alle eroine del giallo classico Fletcher e Marple, e un cameo dedicato a Camilleri il carico da novanta dell’emancipazione femminile è lanciato con grazia e fermezza.
E in fondo la letteratura a questo dovrebbe servire: a colorare le nostre giornate con pennellate distensive e al contempo a fornire spunti di riflessione che, magari nel subconscio, si insinuino e inizino un lento ma costante lavorio.
E il finale aperto ci pone in attesa della prossima indagine di Edna…