Pausa caffè con gatti di Charlie Jonas Garzanti editore
Susann vive a Colonia, ha più di settant’anni e da poco ha perso il suo amato compagno Bertold. Le fa compagnia Mimì una dolce gattina bianca. Prima che gli acciacchi della vecchiaia diventino troppo ingombranti decide di regalarsi un’ultima vacanza a Ischia, dove era solita recarsi con il marito. Il problema è a chi lasciare la gatta… Il suo pensiero va a Leonie una simpatica insegnante sua amica. Ed ecco che Susann parte per Ischia e Leonie diventa cat sitter ma il destino ha in serbo tante sorprese. Mentre Susann trova un nuovo inaspettato amore, Leonie non riesce a gestire la gatta e la affida all’amica Maxie che ha appena aperto una caffetteria che grazie a Mimi si accinge a diventare un cat cafè. Tante le peripezie che vivranno le protagoniste, naturalmente tutte a lieto fine. Si assicurano dolcetti e fusa a go go.
Leggerezza e ironia
Un libro leggero e spensierato, a tratti divertente. Le protagoniste sono tre donne, di età e carattere molto diversi tra loro. Susann si appresta a vivere un luminosissimo tramonto, Leonie si prepara a uscire dalla sua condizione di single e Maxie è una giovane in cerca del suo posto nel mondo. A tutte e tre manca qualcosa per realizzarsi e lo troveranno grazie alla “magica” gattina e troveranno anche inaspettatamente il grande amore.
Al centro della narrazione c’è il caffe, il Fräulein Paula, dedicato alla zia di Maxie. E proprio le ricette della zia sono uno dei motivi del successo del locale. Dolci fatti con amore seguendo antiche e collaudate ricette a base di ingredienti semplici ma genuini, primo tra tutti il burro buono. E così tra meringate, torte marmorizzate, dolci di mele e girelle alla cannella ci gustiamo tranquilli pomeriggi magari sbirciando tra i vecchi libri che occhieggiano tra gli scaffali e sorseggiando un caffè o una cioccolata.
L’universo maschile è diviso in due, uno dai tratti gradevoli e pronto a rendersi utile e l’altro caratterizzato da un comportamento egoistico e scorretto.
E poi naturalmente c’è Mimi che con la sua cucciolata riempie la caffetteria mentre osserva con attenzione gli avventori rimanendo distesa regalmente sul divanetto d’epoca o camminando pigramente tra i tavolini.
Un libro da “gustare”
Per i più golosi alla fine del libro si possono trovare le ricette autentiche dei dolci citati tra le pagine, i pezzi forte del Fräulein Paula. E le ricette sono di tutto rispetto. Ho notato con sorpresa che la torta di mele e la pasta frolla sono incredibilmente simili a quelle che preparo anch’io seguendo le ricette di mia madre. Le conservo gelosamente come uno tra i ricordi più preziosi. Scritte a mano in un quadernetto con gli anelli per me hanno ancora il profumo di un tempo sempre più lontano, eppure sempre così vicino.
Insomma un libro che si legge piacevolmente e con un simpatico risvolto pratico. L’inverno si avvicina e il forno ci aspetta.