Quel che la marea nasconde. Un’indagine di Valentina Redondo di María Oruña, Ponte alle Grazie editore
Santander è un’amena località sulla costa spagnola. Qui lavora Judith Pombo, una spericolata imprenditrice nonché presidente del tennis club locale. E mentre sta partecipando a un ricevimento per pochi intimi sulla goletta Giralda, viene ritrovata morta in una cabina. La donna risulta essere stata pugnalata e la cabina è chiaramente chiusa dall’interno, tanto che i primi soccorritori, dopo averla udita gridare, devono sfondare la porta.
Le indagini sono affidate a Valentina Redondo, giovane ufficiale della Guardia Civil. Valentina è reduce da un attentato in cui è stata gravemente ferita e ha perso il bambino che portava in grembo. Fortemente depressa riprende il lavoro ma lascia il fidanzato perché incapace di superare il lutto.
A complicare il quadro un’altra morte misteriosa si aggiunge, quella di Margarita, la segretaria di Judith, avvelenata durante un altro ricevimento.
Chi sarà il colpevole? Tanti i sospettati, tutti presenti in entrambi gli omicidi. Ma ci vorranno l’intuito di Valentina e del medico legale per scoprire la verità.
Tra uno stereotipo e l’altro
Il giallo è un evidente tributo al classico enigma della porta chiusa, ribadito da una citazione di famosi giallisti riportata all’inizio di ogni capitolo. Per quanto riguarda lo scioglimento del mistero bisogna ammettere che è davvero ardito e fantasioso con una sua particolare originalità nel volersi richiamare a un evento storico.
Altro elemento in comune con tutta la narrativa di genere è quello dell’antipatia delle vittime. I sospettati sono tanti perché il pessimo carattere delle vittime le rende invise a tutti e quindi tutti hanno un buon motivo per uccidere. Judith e Margarita sono due donne insopportabili che non perdono un’occasione per farsi odiare e attirarsi ire funeste.
Numerosi sono gli stereotipi presenti nel romanzo: la protagonista Valentina con un passato sfortunato e problemi fisici; l’ex fidanzato Oliver ostinato e innamorato; Rosana la ricca ereditiera con marito più giovane e infedele al seguito; gli anarchici che protestano; il club per ricchi e sfaccendati come ambientazione…
E per restare nel campo degli stereotipi duri a morire non si può non osservare che Marco truffatore e latin lover è di nazionalità italiana e per giunta meridionale.
All’interno, per gli amanti del romance, si colloca anche la contrastata love story tra Valentina e Oliver. Le scaramucce tra i due ex fidanzati si moltiplicano infatti in tutto il romanzo e preludono a futuri sviluppi nelle prossime immancabili avventure.
Francamente non capisco se ho trovato il giallo linguisticamente e stilisticamente piatto per colpa di chi l’ha scritto o di chi l’ha tradotto. L’impressione comunque è di un romanzo di fattura mediocre adatto a un pubblico senza troppe pretese situato a metà tra i cultori del romanzo rosa e del giallo.
Agatha Christie resta inarrivabile e imparagonabile.