Con gli occhi chiusi di Patrizia Palombi, edizioni Progetto Cultura
Maria Sole, Caterina, Aisha, Alida: quattro racconti per quattro donne, così diverse eppure tanto simili tra loro, in cerca di libertà ed emancipazione, pronte a rompere gli schemi di una società che le vuole ingabbiate e sottomesse.
Maria Sole è una insegnante di mezza età che scopre l’amore. I suoi rapporti con i genitori non sono ottimali e quelli con la sorella minore si sono deteriorati a causa del cognato, un buono a nulla che sa solo criticare e ironizzare sulla sua condizione di single. Maria Sole vive da sola in un elegante quartiere di Roma ed elegante è un termine che ricorre spesso nei pensieri della donna, tutto nella sua vita sembra dominato dal principio dell’eleganza, quasi un riscatto alle sue origini modeste. Nicola, il bel cinquantenne segretario della scuola in cui insegna, le ruberà il cuore e sarà l’inizio di una bella e complicata relazione.
Anche Caterina, la protagonista del secondo racconto, è prigioniera di una famiglia che non la capisce e non la apprezza. Il marito è succube della madre, la figlia è più legata al padre e così Caterina si trova sola e incompresa. Quando un giorno incontra per caso il suo amore del liceo succede qualcosa di imprevisto, Caterina ricomincia a vivere e sognare, ma un destino crudele la attende.
Aisha è una giovane nigeriana che sogna di andare a Parigi per uscire dalla condizione di miseria e sfruttamento in cui vive. Inizia a lavorare molto presto e il suo sogno la porta a trasferirsi in Costa d’Avorio, nella speranza di ottenere un visto per l’Europa. Purtroppo gli sviluppi degli eventi non saranno quelli che attendeva e dovrà subire umiliazioni e violenze prima di realizzare il suo desiderio di libertà e indipendenza.
Aida è una donna di mezza età con un buon lavoro e una vita grigia. Solo Nella e Ettore, un’anziana coppia senza figli, portano un po’ di luce nella sua vita, trattandola come la figlia che hanno sempre desiderato. I rapporti con la vera madre sono invece difficili, peggiorati dal fatto che non riesce a trovare un marito. E sarà proprio grazie alla sua nuova “famiglia” che Aida supererà tutte le difficili prove che la aspettano e inizierà una nuova esistenza.
Cosa accomuna queste quattro donne? Una famiglia alle spalle che non le capisce o addirittura le ostacola, un desiderio di libertà profondamente radicato, la ricerca della felicità e dell’amore vero. Ciascuna a modo sua troverà la strada per realizzarsi, contro tutto e tutti, nonostante le mille avversità che dovrà affrontare.
La scrittura è gradevole e lo stile immediato rende facile la lettura.
All’inizio di ogni racconto troviamo inoltre una breve composizione poetica che mira a introdurre l’argomento, riassumendone i tratti emotivi principali. L’ultima poesia è dedicata a Patrizia, l’autrice, che chiude il cerchio di questa raccolta tutta al femminile.